IL NOSTRO CONSIGLIO IN BREVE
Con la primavera arrivano puntuali le allergie di stagione, che peggiorano la qualità della vita di chi ne soffre, perché creano fastidi sia all'apparato respiratorio sia agli occhi. Scopriamo insieme cause e rimedi.
L’allergia ai pollini è un’allergia stagionale che interessa una grande quantità di persone, tanto che si stima che coinvolga più del 20% della popolazione italiana.
I sintomi dell’allergia ai pollini possono essere fastidiosi, ma la buona notizia è che ci sono dei validi aiuti su cui si può contare per vivere la primavera nel miglior modo possibile.
Che cos’è l’allergia
L’allergia è una reazione del sistema immunitario verso sostanze presenti nell’ambiente, come ad esempio i pollini. Le sostanze che causano l’allergia vengono chiamate allergeni e la maggior parte di questi allergeni sono generalmente innocui per le persone che non sono allergiche.
Ma come si innesca la reazione allergica?
Le persone allergiche producono le Immunoglobuline E (IgE), un tipo di anticorpi che interagisce in modo specifico con l’allergene provocando i sintomi di una reazione allergica. Questo avviene in particolare tramite la liberazione eccessiva di Istamina, una sostanza “messaggera” che trasmette e diffonde le informazioni tra le cellule, che è importante per il nostro sistema immunitario, ma che se circola nel nostro organismo in maniera, appunto, eccessiva diventa causa di manifestazioni allergiche.
Perché si diventa allergici
I principali fattori di rischio nello sviluppo di un’allergia sono:
- la predisposizione familiare;
- l’esposizione massiccia nel corso della vita a sostanze allergizzanti (sostanze chimiche artificiali, ma anche allergeni di origine naturale quali il polline, alcune piante e alcuni specifici alimenti);
- l’esposizione a sostanze irritanti come il fumo di sigaretta;
- anche gli agenti inquinanti possono favorire la sensibilizzazione allergica.
Quali sono i sintomi dell’allergia ai pollini
L'allergia al polline è stagionale proprio perché è legata al ciclo delle piante che producono e immettono nell’ambiente grandi quantità di polline. In genere la reazione allergica si scatena nel giro di pochi minuti dal contatto col polline a cui si è allergici.
Alcune persone possono essere allergiche a più tipi di pollini presenti nell’aria in vari periodi dell’anno, e quindi soffrire di allergia quasi costantemente.
I sintomi più comuni dell'allergia al polline sono:
- Congestione nasale
- Naso che cola
- Eccessiva lacrimazione degli occhi
- Starnuti
- Prurito al naso, agli occhi e alla bocca
- Prurito alla gola
- Tosse
- Congiuntivite
- Gonfiore agli occhi
Come tenere sotto controllo l’allergia ai pollini
Il trattamento dei sintomi dell'allergia al polline dipende da diversi fattori che comprendono il tipo di disturbi, la gravità e la tolleranza. Il nostro consiglio è di evitare il fai da te e trovare il migliore approccio per gestirli con il proprio medico curante o con il consiglio del farmacista di fiducia.
Il farmaco più comune per trattare i sintomi dell’allergia è l’antistaminico che agisce bloccando la produzione d’Istamina, una delle sostanze chimiche rilasciate dal sistema immunitario durante una reazione allergica. Questo farmaco è da assumere esclusivamente dietro consiglio medico e solitamente aiuta a diminuire quasi tutti i sintomi sopra elencati eccetto il naso chiuso, sintomo su cui è meno efficace.
In caso di sintomi allergici gravi il medico può valutare di prescrivere per brevi periodi di tempo i corticosteroidi, nasali o per via orale.
I rimedi naturali per alleviare i fastidi delle vie respiratorie e il bruciore agli occhi
Il Ribes Nero è uno dei più importanti rimedi naturali per sostenere il benessere del naso e della gola quando abbiamo dei fastidi dovuti ad esempio all’allergia ai pollini. Per ottenere i massimi benefici da questo rimedio naturale, si consiglia di iniziare l’assunzione almeno un mese prima del periodo in cui generalmente si presentano i sintomi dell’allergia che interessano le vie aeree.
In caso di rinite allergica risulta molto utile eseguire dei lavaggi quotidiani con una soluzione salina isotonica che facilita la rimozione delle impurità (i pollini nel nostro caso). Se invece i sintomi allergici arrecano fastidio e bruciore agli occhi è bene utilizzare un collirio idratante e lenitivo.
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Allergia e barriera intestinale, che legame c’è?
Come abbiamo ormai imparato a comprendere, nell’intestino risiede gran parte del nostro sistema immunitario, circa il 70% (ne abbiamo parlato qui).
Ma cosa c’entrano le allergie con il sistema immunitario? In realtà molto.
Perché si sviluppi un'allergia, gli allergeni devono entrare in contatto con il nostro sistema immunitario attraversando anche la nostra barriera intestinale.
Questo porta alla sensibilizzazione dell'allergene, con conseguente produzione di cellule e anticorpi diretti contro l'allergene stesso.
Si tratta di una condizione fisiologica, ma in situazioni di ridotta funzionalità della barriera intestinale il trasporto di allergeni attraverso la barriera intestinale aumenta e, di conseguenza, il sistema immunitario ne è maggiormente esposto. È stato notato come questo fatto potrebbe quindi contribuire allo sviluppo di una risposta diretta contro l'eccesso di allergeni, e quindi all’allergia*.
Allergia ai pollini, i consigli alimentari per ridurre i sintomi
Se abbiamo qualche problema di allergia ai pollini è consigliabile ridurre l’assunzione di cibi ricchi di Istamina che includono la maggior parte dei cibi e delle bevande fermentati (birra, crauti, yogurt, salsiccia ecc.). Altri alimenti ricchi di Istamina sono il ketchup e la salsa di soia, l’aceto di vino, il lievito, i crostacei, i frutti di mare e alcune verdure come le melanzane, spinaci, crauti e il pomodoro.
È bene sapere che gli alimenti in scatola o altrimenti trasformati tendono a contenere più Istamina rispetto agli alimenti freschi (i prodotti ittici in scatola, come ad esempio il tonno, possono contenere più di 20 mg per 100 g).
Inoltre, per una reazione cosiddetta crociata, alcuni alimenti allergenicamente simili alla pianta i cui pollini provocano allergia, possono scatenare o acutizzare i sintomi.
Poiché non tutte le persone allergiche sviluppano una reazione crociata agli alimenti e non tutti i cibi possono dare allergie, è sempre consigliato consultare un medico allergologo o un nutrizionista per la definizione della dieta, al fine di evitare carenze nutrizionali.