IL CONSIGLIO IN BREVE
Le diete chetogeniche sono molto diverse tra loro e in questo articolo parleremo della dieta VLCKD, un approccio nutrizionale low-carb che rispetta l’equilibrio dell’organismo e che ha l’obiettivo di guidare il corpo ad entrare in chetosi.
Le diete chetogeniche sono accomunate dal fatto di avere un approccio nutrizionale mirato a variare le proporzioni dei macronutrienti diminuendo i carboidrati e aumentando la quantità di proteine e grassi che vengono quotidianamente assunti (scopri di più sulla dieta chetogenica). Lo scopo è quello di guidare il corpo a utilizzare i grassi come nuova fonte di energia, e non più gli zuccheri, attivando così il metabolismo energetico dell’organismo (scopri di più).
Ci sono molteplici tipologie di diete chetogeniche; oggi vogliamo parlarvi della dieta VLCKD, un approccio nutrizionale low-carb che rispetta l’equilibrio dell’organismo e che ha l’obiettivo di guidare il corpo ad entrare in chetosi. La VLCKD - acronimo di Very Low Calories Keto Diet, è una dieta keto a bassissimo contenuto calorico, e quindi lipidico, ed è validata dalla comunità scientifica per il suo ruolo benefico in condizioni patologiche e pre-patologiche.
La VLCKD guida l’organismo a comportarsi come in una situazione di digiuno, consumando meno di 50g/die di carboidrati da dividere nei pasti della giornata, e portando invece l’apporto giornaliero di proteine al fabbisogno di una persona che conduce una vita normale, ovvero a 1,2-1,5g/Kg di peso corporeo ideale. La riduzione dei carboidrati ha lo scopo di generare e mantenere uno stato di chetosi. |
Per il tempo nel raggiungimento degli obiettivi ci sono numerosi fattori che devono essere presi in considerazione, come l’età, il sesso e la frequenza dell’attività fisica svolta.
Come funziona la VLCKD?
Quando una persona decide di seguire un’alimentazione VLCKD, la sua concentrazione ematica di insulina diminuisce, stimolando invece la produzione del glucagone (un ormone naturalmente prodotto dall’organismo) che aiuta a mantenere sempre normali i livelli di glicemia, per cui non correrà il rischio di andare in ipoglicemia.
Il principio fondamentale della VLCKD è di non stimolare un rilascio di insulina in modo che essa si mantenga alla concentrazione basale, che corrisponde ai livelli prodotti in condizione di digiuno.
Tutto ciò comporta un aumento dei processi lipolitici (e quindi di dimagrimento), poiché verranno utilizzati i grassi ai fini energetici invece degli zuccheri. Inoltre, il metabolismo dei grassi porta alla produzione dei corpi chetonici, l’acetoacetato, il beta-idrossibutirrato, e alla relativa produzione di energia attraverso questa via metabolica.
Nel corso di questo regime alimentare la sensazione di fame percepita è molto ridotta grazie:
- agli effetti sazianti del corpo chetonico beta-idrossibuttirato;
- agli alimenti proteici e ricchi di fibre previsti da questa dieta che permettono di non avere il picco glicemico e di percepire sazietà grazie alle fibre assunte e alla natura stessa delle proteine.
Inoltre, si è visto che la VLCKD ha degli effetti benefici e stabilizzanti anche sull’umore.
Come risponde l’organismo alla VLCKD
Le nostre cellule rispondono a questa strategia alimentare con un incremento nelle difese antiossidanti e una potente riduzione dell’infiammazione e dei radicali liberi.
La VLCKD risultata utile per normalizzare i valori pressori, lipidici e glicemici.
Infine numerosi studi hanno confermato il suo ruolo nel raggiungimento di un peso corporeo adeguato e sano.
Come si colloca la VLCKD nel panorama delle diete chetogeniche
L’alimentazione VLCKD prevede il consumo di una quantità di grassi nettamente inferiore rispetto ad altre diete cheto di modo da sfruttare al meglio gli effetti positivi dei corpi chetonici prodotti, in particolare dell’acetoacetato e del beta-idrossibutirrato.
L’organismo infatti andrà in questo modo ad utilizzare come fonte d’energia direttamente i grassi immagazzinati nel corpo e non quelli assunti dall’alimentazione.
Erroneamente questa dieta viene definita una dieta iperproteica, quando in realtà è normoproteica dove il rapporto tra proteine e fibre è di 1:1.
La VLCKD a differenza di altri protocolli alimentari restrittivi, risulta molto efficace in termini di raggiungimento e mantenimento nel lungo periodo di un peso ideale al contrario di molte diete ipocaloriche che fanno perdere massa magra, rallentando di conseguenza il metabolismo basale, (ovvero l’energia di un soggetto spesa in condizioni di totale riposo) e facendo sì che il peso perso venga recuperato molto rapidamente.
Dieta chetogenica: la VLCKD, spiegata praticamente
Il percorso alimentare VLCKD viene articolato su più fasi durante le quali vengono reintrodotte gradualmente per step i carboidrati a basso indice glicemico.
Il nostro suggerimento è quello di chiedere consiglio al proprio farmacista di fiducia per comprendere come affrontare questa dieta: infatti per seguire al meglio questo protocollo alimentare e sfruttarne tutti i benefici, in farmacia sono presenti diversi alimenti adatti alla dieta VLCKD.
Consigliamo quindi alimenti appositamente formulati con basso indice glicemico che evitino bruschi rialzi glicemici e la successiva sensazione di fame. Meglio se contengono quasi esclusivamente proteine vegetali; senza edulcoranti intensivi e con un alto contenuto di fibre, come l’Inulina, che risulta utile per favorire il transito intestinale.
Oltre a rispettare tutte le caratteristiche sopra citate, per motivarci nel seguire un’alimentazione VLCKD è bene scegliere prodotti che siano anche pratici e gustosi: ciò ci permetterà di proseguire il nostro percorso senza farci sentire la mancanza dei classici pasti.
Farmacisti Preparatori consiglia il metodo KEYLIFE, elaborato in base alle linee guida delle maggiori società scientifiche e studiato per ottenere una maggiore attivazione metabolica e benefica, salvaguardando il bilanciamento alimentare dei nutrienti senza grandi rinunce.
Pro e contro della dieta chetogenica
Un’alimentazione low-carb e normoproteica come la VLCKD è stata valutata positivamente dalla comunità scientifica in tutta una serie di condizioni patologiche:
- Ha un effetto Anti-Inflammaging: il principale beneficio che si ha durante la dieta chetogenica è legato al suo potenziale antinfiammatorio che si esplica sia a livello cutaneo che nel nostro corpo.
- Problematiche cutanee: rappresenta una strategia efficace a vari livelli: iperseborrea, proliferazione batterica e ipercheratinizzazione.
- Sindrome metabolica: la VLCKD si è dimostrata rapidamente efficace sul controllo dei parametri alterati come trigliceridi, cm di girovita, colesterolo e glicemia in corso di sindrome metabolica nonché di pressione arteriosa e frequenza cardiaca.
- Molto efficace nel contrastare la ritenzione idrica e le manifestazioni a questa correlata (gambe pesanti, cellulite, difficoltà di ritorno venoso).
- Miglioramento della performance per chi pratica attività sportiva: viene utilizzata in ambito sportivo professionistico perché non solo migliora la prestazione, ma la presenza di grassi diventa un extra combustibile per migliorare la resistenza fisica. Esistono prove del fatto che un’alimentazione a basso contenuto di carboidrati può offrire vantaggi specifici per la riduzione del peso senza l’impatto negativo sulla forza e sulla potenza.
- Sindrome dell’ovaio policistico. La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è complessa e caratterizzata da alterazioni endocrinologiche e metaboliche. La resistenza insulinica svolge un ruolo fondamentale nel promuovere o aggravare la situazione. La dieta chetogenica risulta essere quindi utile per tale patologia sia perché induce una rapida normalizzazione del peso corporeo che per il notevole miglioramento dell’insulino-resistenza. Inoltre ha effetti positivi anche sul controllo dell’irsutismo, un effetto spesso associato a questa sindrome.
Cosa non si può mangiare durante la dieta VLCKD
Se si vuole iniziare questo percorso è sempre bene affidarsi al farmacista di fiducia che saprà consigliare al meglio le diverse tappe da affrontare per poter arrivare agli obiettivi preposti.
Detto questo, bisogna prestare attenzione a cibi, condimenti e integratori consentiti e che non apportino zuccheri che altrimenti vanificherebbero tutti gli sforzi fatti.
Ad esempio se si segue la VLCKD sono proibiti diversi alimenti/condimenti che abitualmente utilizziamo, come: aceto balsamico, caffè zuccherato, bevande dai distributori automatici, alcool, caffè d’orzo e ginseng.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Un’alimentazione VLCKD è generalmente ben tollerata da tutti. Un possibile effetto collaterale, soprattutto nella fase iniziale, può essere una sensazione di cefalea per coloro che solitamente assumono molti carboidrati e che allo stabilizzarsi della glicemia manifestano una carenza di questi (insorge solitamente alla seconda e cessa in quarta giornata).
Raramente è possibile avvertire xerostomia (ovvero la sensazione di avere la bocca asciutta), soprattutto in quei soggetti che non bevono almeno 2L di acqua al giorno.
Servono integratori particolari per la dieta chetogenica?
Ad un regime alimentare low-carb, quindi a basso contenuto di carboidrati, è bene associare integratori alimentari.
Tra gli integratori consigliati, possiamo trovarne molteplici a seconda della specifica esigenza:
- Omega-3 per le proprietà antiossidanti e per la funzione cognitiva;
- Per un ulteriore supporto all’attività fisica: Aminoacidi Ramificati 4:1:1
- Per mantenere l’elasticità della pelle e per prevenire i segni; dell’invecchiamento: Age Formula Skin Nutrition.